Il verde immaginario del M5S e dell’Assessora Nicoletti

7 Settembre 2021
Tra la città e la sua comunità ciò che diviene passione è assimilabile a una stagione. E se nel nascere questa stagione si annuncia come un tripudio di verde, al suo appassire è solamente un mucchio di foglie morte.

Replica di Matera Civica al Comunicato Stampa del Gruppo Consiliare Movimento 5 stelle e dell’Assessora all’urbanistica arch. Rossella Nicoletti del 27/8/2021 rispetto al primato attribuito a Matera di città più verde d’Italia.

Il comunicato dice che – il perimetro non intacca la zona agricola;
ci mancherebbe, visto che si parla di Regolamento Urbanistico (RU), cioè tutto ciò che è nel perimetro urbano e la zona agricola non rientra non essendo oggetto del RU.
Nella nota si dice che il RU – introduce parametri ambientali ed ecologici (indici di piantumazione arborea e arbustiva, indice di permeabilità, criteri premianti per l’edilizia sostenibile…;
Parametri condivisibili, ma i criteri premianti per l’edilizia sostenibile su quali suoli vengono realizzati?

Si fa notare che il RU – introduce meccanismi per l’acquisizione di aree destinate a verde e attrezzature dai tempi del PRG del 75, mai espropriate, ma da sempre utilizzate nei piani precedenti per il calcolo degli standard, con enorme sacrificio da parte dei cittadini proprietari;
Si può essere più specifici sui meccanismi introdotti per acquisire aree destinate a verde e attrezzature mai espropriate? A quale enorme sacrificio da parte dei proprietari ci si riferisce? Quello di non veder riconosciuto un diritto edificatorio (sic)?

Si afferma che il RU – introduce misure premianti per l’incremento di edilizia residenziale sociale.
Non bastano le misure premianti già esistenti del Piano Casa, che si introducono ulteriori premialità per l’edilizia residenziale sociale, che va solo a vantaggio delle imprese.

Ma avete dimenticato che nel vostro programma c’è scritto:
- è pertanto necessario rivedere gli spazi e la città in funzione di un nuovo corso: va privilegiata la riqualificazione, l’apertura di spazi pubblici di socialità,...
Adozione di un regolamento urbanistico che preveda lo stop al consumo di suolo
Individuazione... , delle aree a vocazione ambientale (aree verdi già tutelate) e delle aree urbanizzate.
La domanda che sorge spontanea è: dove si evince nel RU approvato lo stop al consumo di suolo?
Perché a tale proposito non annullate le delibere della precedente amministrazione (cosa possibile), che consentiranno un enorme consumo di suolo?
Non avete forse detto di avere - “introdotto meccanismi per l’acquisizione di aree destinate a verde”?

Nella vostra risposta a Matera Civica affermate: Il PRG di Piccinato, sebbene contemplasse oltre 2 milioni di metri quadrati di verde, servizi e parcheggi, era costruito immaginando una città di 84.000 abitanti (sic!), utilizzando inoltre anche una rilevante quota di zone ancora oggi agricole, per il dimensionamento degli standard di piano.

I piani successivi non hanno consumato il suolo del PRG di Piccinato, si sono solo progressivamente ridimensionati su un numero inferiore di abitanti e dunque maggiormente aderente alla realtà, riducendo in maniera corrispondente le quantità di aree a verde, parcheggi e servizi.

Un aspetto del vostro ragionamento è veramente interessante:
Siccome il Prg di Piccinato era costruito per 84 mila abitanti, mentre da trent’anni non abbiamo superato i 60 mila abitanti, è stato giusto consumarne (rimodulare termine da voi utilizzato) più della metà.

Dove hanno vissuto l’Assessora Nicoletti e il M5S negli ultimi trent’anni?
Per essere più precisi, in merito agli standards del PRG “75 il prof. Nigro nella sua relazione afferma quanto segue:
dall’analisi dei dati si può osservare che nelle previsioni del PRG ’75 la quantità di Standard per abitante di mq 29,43/ab (ben superiore alla quantità minima stabilita dal DM 1444/68, pari a mq18/ab) era calcolata in riferimento a una popolazione prevista (90.693 abitanti) che si è rivelata di gran lunga maggiore di quella effettivamente poi insediatasi e presente oggi nel territorio dello Spazio Urbano (60.459 abitanti).
Ciononostante gli Standard locali previsti dal PRG ’75 non sono stati raggiunti, soprattutto per quanto riguarda gli Spazi pubblici attrezzati a parco e per il gioco e lo sport come anche per i parcheggi
”.

Negli ultimi trent’anni sono stati divorati circa 1.530.651 mq/ab di verde, parcheggi e servizi (2.669.094 – 1.138.442 =1.530.651 mq/ab). Se avessimo attuato quegli standard oggi si, saremmo una città veramente verde.

Per quanto attiene il soddisfacimento degli Standard territoriali, il RU 2013 ripropone gli stessi dati del RU 2007 e 2010. I parchi pubblici urbani e territoriali oggetto del RU 2013 risultano pari a mq 331.157 che corrispondono a 5,33 mq/ab a fronte di un indice di legge di 15 mq/ab.

I mancanti 9,67 mq/ab, necessari per il soddisfacimento dello standard relativo agli abitanti dello Spazio urbano, anche in questo caso vengono soddisfatti all’esterno del perimetro urbano oggetto di analisi del Regolamento Urbanistico. Secondo l’amministrazione comunale tale indice deficitario potrà essere recuperato all’interno del perimetro extraurbano del Parco Regionale delle Chiese rupestri del Materano e dalla nostra lettura dei dati, ci sono sempre circa 351.000 mq di verde locale in più, che risultano recuperati dalle aree intorno ai borghi rurali.

Questa operazione non fa che falsificare l’indirizzo della legge, che prevede la quantità di standard per aree omogenee nell’ambito urbano e direttamente fruibili dagli abitanti. La situazione delineata dal RU 2013 comporterebbe che un abitante di San Pardo/Piccianello o di qualunque altro quartiere della città debba recarsi nei borghi o nel Parco Regionale delle Chiese rupestri del Materano per usufruire del proprio standard di verde.
Tale soluzione non ci sembra conforme alla legge.

Il Regolamento d’Attuazione della LR 23/99 introduce il Bilancio Urbanistico (BU) tra gli elaborati a corredo del Regolamento Urbanistico, in particolare esso viene individuato come strumento necessario per valutare dal punto di vista quantitativo e qualitativo lo stato di attuazione della pianificazione comunale vigente (vale a dire il PRG’99 entrato in vigore nel gennaio 2007 e i relativi strumenti di attuazione), rispetto al quale definire i nuovi strumenti di pianificazione, come appunto il Regolamento Urbanistico.

Il resto del territorio comunale, posizionato fuori dal perimetro urbano, non è oggetto del Regolamento Urbanistico e, dunque, anche dal BU (Bilancio Urbanistico). In detta porzione del territorio comunale vale infatti la disciplina dello Spazio extra e periurbano definita dalla Variante relativa alla disciplina dello Spazio Extra e Periurbano (VEP DPGR n. 296/1996).

Ultima considerazione: il RU approvato è la bozza dell’amministrazione del Sindaco Adduce, poi ripresa dall’amministrazione De Ruggieri a seguito dell’ingresso del PD nella maggioranza, abbandonando la bozza del 2017 elaborata dall’allora assessora Cangelli. Le due amministrazioni Adduce/De Ruggieri - che avete avversato, salvo evidenti ripensamenti - non sono riuscite ad approvarlo in dieci anni e voi vi vantate di averlo approvato in 4/5 mesi. Ma quanta solerzia!

Infine, affermate che - “Il regolamento urbanistico non è il libro dei sogni”.
Invece deve essere il libro dei sogni per costruire una città a misura d’uomo, inclusiva, verde e all’altezza della sua storia.
Tutto questo in attesa della formazione del Piano Strutturale Comunale dove ci auguriamo si apra una vera partecipazione della comunità che non abbiamo visto sino ad oggi.
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