La comunità chiede la sospensione dei lavori a Murgia Timone

21 Dicembre 2020

Proficuo ed interessante momento di condivisione quello che c’è stato ieri mattina in piazza Vittorio Veneto.
Incontro promosso dal gruppo consigliare Matera Civica sui lavori che stanno interessando il nostro territorio.

Nell’ultima domenica prima di questo particolare Natale, dinanzi a cittadini attenti e interessati, si sono alternati diversi contributi sulla questione Murgia Timone e Parco della Storia dell’Uomo.

Comune è stata l’indignazione emersa in tutti gli interventi su quello che si sta perpetrando in un luogo storico per testimonianza umana e di inestimabile valore. La modifica irreversibile del paesaggio storico del Parco è una violenza inaccettabile.

Diverse associazioni, sindacati e stimati professionisti e ordini professionali hanno stigmatizzato questo agire da parte di Invitalia chiedendo - all’unanimità - una sospensione dei lavori per approfondire e conoscere in dettaglio queste scelte subite, mai illustrate e mai condivise con il territorio.

E’ fondamentale sospendere i lavori per avere un quadro chiaro di quello che verrà lasciato a Matera, ed anche per effettuare rilievi necessari, anche fotografici, all’interno delle Chiese Rupestri e dei presidi attualmente oggetto degli interventi, per poter testimoniare e trasmettere cosa e come è stato fatto in luoghi che sono al centro della storia identitaria di Matera, tutti luoghi con vincoli monumentali espressi a livello Comunale, Regionale, Nazionale ed Internazionale.

La richiesta di sospensione è stata fatta al presidente dell’Ente Parco e al Sindaco di Matera intervenuti all’incontro, ognuno per ruoli e competenze che ricoprono.

Glissando e chiosando sulla non competenza dei lavori, che interessano direttamente i luoghi di cui loro sono i primi referenti istituzionali, hanno dichiarato un non preciso impegno (presidente del parco) e una futura attenzione e condivisione su quello che avverrà in seguito (sindaco di Matera).

Volontà comune, da parte di tutti gli intervenuti, è quella di non abbassare l’attenzione e mollare la presa su questo delicato argomento. A breve seguiranno ulteriori azioni di sensibilizzazione dell’opinione pubblica per dimostrare che quello che sta avvenendo è qualcosa di indicibile non degno di un Patrimonio dell’Umanità.

Dispiace in ultima analisi che pur avendo avuto la possibilità, il sindaco, di chiudere l’incontro pubblicamente e in piazza ha preferito, come ormai accade, rilasciare sue personali considerazioni, facendosi scudo con eredità trovate, su canali social. Più che preoccuparsi di trovare capri espiatori e rincorrere verità gli chiediamo sommessamente dove è finito il suo impegno preso e sottoscritto in campagna elettorale in un incontro pubblico di sospendere i lavori per maggiori approfondimenti.

Vorremmo ricordargli, qualora gli sia sfuggito, che se cerca consiglieri di maggioranza della precedente amministrazione che hanno approvato i lavori appaltati non deve guardare lontano. Sono sempre lì, al loro posto, parte integrante del suo esecutivo e della sua maggioranza di governo.

Caro sindaco, hai sempre detto di avere un importante ‘fil-rouge’ con il governo nazionale e quindi, in questo caso con Invitalia-MISE.

Alza il telefono o meglio ancora mettiti in macchina e vai a Roma visto che preferisci non incatenarti ad un cancello.
Decidi di fare qualcosa, ma falla per dare risposta concreta a chi ha riposto in te la propria fiducia.
I tempi del marchesato del Grillo sono terminati.

La campagna elettorale è finita. Chi ha avuto l’onore e l’onere di rappresentarci si prenda le responsabilità decisionali per salvaguardare la nostra storia e il patrimonio dell’umanità.

Il tempo è scaduto e bisogna agire. Non sono ammessi tentennamenti ed incertezze.

Matera Civicaimage
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