A Matera non si può abortire

La Legge 194/78 garantisce la tutela della salute psicofisica della donna e la possibilità di accedere all’interruzione volontaria di gravidanza entro 90 gironi.

Una legge conquistata dalle donne per mettere fine alla pericolosa ed incresciosa pratica dell’aborto clandestino ma anche per affermare un principio, quello dell’autodeterminazione della donna che sceglie del proprio destino.

Nacquero così i Consultori, quei luoghi di ascolto, sostegno, difesa e tutela delle donne.

È una corsa contro il tempo quella dell’interruzione della gravidanza ed è quindi indispensabile, necessario che il presidio sanitario di prossimità sia accogliente ed operativo.

A Matera e nella sua provincia, invece, le donne s’imbattono nella difficoltà, nel diniego e nella solitudine ad affrontare questo momento, anche perché i Consultori sono stati massicciamente depotenziati. La nostra comunità rivela quanto sia poco sensibile ma soprattutto non rispetta la legge con gravi responsabilità delle istituzioni tutte.

Noi di Matera Civica chiediamo l’immediato ripristino del servizio sanitario che consente di abortire, il potenziamento dei Consultori e sollecitiamo l’attenzione e la sensibilità di ogni esponente pubblico che ha il compito di garantire l’applicazione delle leggi in materia.
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